domenica 31 maggio 2020

Sintesi finale (#24)

Il percorso di ricerca sugli usi e connotazioni del termine “Macchina” è stato tanto ampio quanto interessante.

Il tutto ha avuto inizio dallo studio della definizione di “macchina” in tutte le sue connotazioni (#1) e dall'etimologia del termine, di origine greca (#2). Sono stati studiati anche i vari termini legati (#17) o la disciplina dell’ingegneria che ha essa come soggetto (#13).

Il termine spazia contemporaneamente in campi differenti.

Per quanto riguarda l’aspetto storico, il termine è apparso più volte e in epoche storiche differenti: per citarne alcune, nel 1200 a.C. con il mito del Cavallo di Troia (#4), nel Medioevo come macchine di tortura (#12), e in epoca moderna come strumento decriptare i messaggi segreti tedeschi (#16 e #10). È anche un termine di grande rilevanza moderna, poiché a partire dai primi anni del XIX secolo le macchine da scrivere sono diventate d’uso comune, evolvendosi poi in tastiere; vi è un noto spot della Olivetti che testimonia la diffusione di tale strumento (#5)

Inoltre, compare più volte anche in ambito filosofico, come possiamo osservare dai dialoghi di Platone (#8), dal concetto di uomo-macchina di Carl Marx (#18), dall’opera (anche di valenza economica) “The Limits to Growth” (#15), e ancora da libri del medesimo genere, come “Etica delle macchine” (#21). Similmente, in sociologia, è stato trattato il problema dell’automatizzazione di certi lavori (#19).

Anche in letteratura il termine ha una grande valenza; è stato infatti citato nello Zibaldone di Leopardi (#20) nel 1800; da Pirandello, che affermava che la meccanizzazione ha reso schiavo l’uomo (#6); e nella poesia di Carducci, che descrive il doppio carattere della macchina come progresso e false certezze (#7).

Per quanto riguarda l’aspetto artistico, tramite grafica digitale ho rappresentato il mio concetto di macchina e il suo stretto legame con l’intelletto dell’uomo (#3); ho inoltre ho riportato un noto dipinto in stile costruttivista e orfico (#9). Differente dall’arte, ma pur sempre riguardante la creatività, è stato scrivere una serie TV in 3 puntate riguardante il termine sono una connotazione sia positiva che negativa (#22).

Le macchine, infine, sono anche state oggetto di cronaca recente, come l’utilizzo dei ventilatori polmonari (#11) durante questo difficile momento segnato dalla pandemia, o ancora dai diffusi furti di macchinari ospedalieri (#14).


venerdì 29 maggio 2020

Surreal - Serie TV (#22)

PUNTATA I: Sogni d’oro

Paul è un normale programmatore dell’indaffarata e angusta città di New York. Se di giorno svolge un normale lavoro, di notte è uno dei più famosi hacker della nazione. Una notte viene a conoscenza di una teoria secondo la quale tutto ciò che vive non è reale e, colpito da ciò, decide di affinare le proprie ricerche.

Il giorno successivo un losco individuo lo conduce nei latifondi della città. Il losco individuo gli porge una mela rossa chiedendogli se fosse disposto ad abbandonare tutto ciò che conosce per raggiungere la realtà.

Titubante, Paul decide di mordere la mela e sviene improvvisamente.

 

PUNTATA II: Risveglio

Si risveglia in un altro mondo; è completamente nudo e immobilizzato in una capsula collegata a dei cavi; ben presto questa si stacca e Paul riesce a liberarsi. Si guarda attorno e non riesce a credere ai suoi occhi: tutto ciò che vede sono centinaia di migliaia di capsule come la sua, ognuna contenente un individuo non cosciente. In preda al panico, tenta la fuga e viene raggiunto e salvato dallo stesso individuo che gli aveva porto la mela, che dice di chiamarsi John.

Portato in un luogo sicuro, John gli fa luce sugli ultimi avvenimenti: dalla fuga dalla simulazione, all’arrivo del mondo reale. Incredulo, Paul finalmente comprende che tutto ciò che ha vissuto non è reale; era tutto una simulazione costruita da delle macchine senzienti che sfruttano l’essere umano come batteria per sopravvivere.

Paul viene poi introdotto da John al resto dei “sopravvissuti”; scopre infatti vi è un’intera colonia di rifugiati, persone fuggite dalla simulazione e libere nel mondo reale. Qui egli viene a conoscenza di una profezia, che lo ritrae come prescelto, ovvero colui che libererà l’uomo dalla tirannia e sottomissione delle macchine.

Trascorrerà quindi diversi anni a progettare, insieme ai membri della colonia, un complesso piano per distruggere il nucleo centrale su cui si basano tutte le macchine che tengono imprigionate il genere umano.

 

Puntata III: Ascesa

Il giorno del giudizio è finalmente arrivato; la colonia di sopravvissuti, guidata dal loro prescelto Paul, organizza una spedizione diretta al nucleo delle macchine. La battaglia è lunga e gran parte degli uomini, incluso John, perdono la vita combattendo con le macchine; tuttavia, ormai stremati, riescono a distruggere la mente centrale.

Le capsule contenenti l’intero genere umano vengono aperte e l’umanità riesce, dopo millenni, a riacquisire il controllo sulla realtà.

 

Nota: la storia raccontata è una metafora, in chiave fantascientifica, del rapporto tra uomo e macchina; la macchina è sia un mezzo positivo, per controllare la realtà, sia negativo, quando ad essere controllati siamo noi.


giovedì 28 maggio 2020

Guglielmo Tamburini - Etica delle Macchine (#21)

Una figura molto rilevante come Guglielmo Tamburini, professore di filosofia della scienza al dipartimento di ingegneria elettrica e tecnologie dell'informazione dell'università Federico II di Napoli si è interessato al concetto di etica legato all'utilizzo delle macchine nella società odierna. Il libro nel quale tratta dei dilemmi morali nati assieme allo sviluppo delle tecnologie moderne s'intitola Etica delle macchine – dilemmi morali.

Tamburini apre le sue riflessioni introducendo il concetto dell'etica delle conseguenze, ossia valutare le conseguenze che hanno portato a quella scelta. Irrilevanti, per l'autore, si rivelano scelte che rispettino o violino un dovere incondizionato, le intenzioni virtuose o meschine che ci spingono ad agire.

L'autore quindi pone una riflessione sulle conseguenze di azione date da robot chirurgici ad autonomia crescente, armi autonome e veicoli di guida autonoma: emerge la questione etica del controllo delle macchine autonome. La macchina non agirà secondo motivazioni morali sentite come proprie, non ne sarà responsabile: i veicoli a guida autonoma ridurrebbero il numero di vittime di incidenti stradali, ma sono già stati coinvolti in incidenti stradali; le armi autonome possono attaccare gli obiettivi senza l'approvazione umana, ma potrebbero colpire persone estranee al conflitto.

A questo punto risulta tanto notevole da essere citata, la riflessione di Guglielmo Tamburini a propositivo delle macchine dotate di capacità di morale dialogica e di come queste potrebbero essere d'impiego come sistemi di supporto nell'analisi di problemi complessi come il riscaldamento globale.

Sitografia: #1

lunedì 25 maggio 2020

Scienza e macchina - Zibaldone di Leopardi (#20)

Lo Zibaldone è un’opera di Giacomo Leopardi, scritta tra il 1817 e il 1832. Si classifica come un diario personale contenente riflessioni, annotazioni e aforismi strettamente personali.
All'interno dell’opera compare il termine “macchina”; si riporta un frammento, che presenta il tema, a cui segue una mia riflessione personale.

La scienza della natura non è che scienza di rapporti. Tutti i progressi del nostro spirito consistono nello scoprire i rapporti. Ora, oltre che l'immaginazione è la più feconda e maravigliosa ritrovatrice de' rapporti e delle armonie le più nascoste, come ho detto altrove; è manifesto che colui che ignora una parte, o piuttosto una qualità una faccia della natura, legata con qualsivoglia cosa che possa formar soggetto di ragionamento, ignora un'infinita di rapporti, e quindi non può non ragionar male, non veder falso, non iscuoprire imperfettamente, non lasciar di vedere le cose le pia importanti, le pia necessarie, ed anche le più evidenti. Scomponete una macchina complicatissima, toglietele una gran parte delle sue ruote, e ponetele da parte senza pensarvi pia; quindi ricomponete la macchina, e mettetevi a ragionare sopra le sue proprietà, i suoi mezzi, i suoi effetti: tutti i vostri ragionamenti saranno falsi, la macchina non è più quella, gli effetti non sono quelli che dovrebbero, i mezzi sono cambiati, indeboliti, o fatti inutili; voi andate arzigogolando sopra questo composto, vi sforzate di spiegare gli effetti della macchina dimezzata, come s'ella fosse intera; speculate minutamente tutte le ruote che ancora lo compongono, ed attribuite a questa o quella un effetto che la macchina non produce più, e che le avevate veduto produrre in viral delle ruote che le avete tolte etc. etc. Così accade nel sistema della natura, quando è stato tolto e staccato di netto il meccanismo del bello, ch'era congegnato e immedesimato con tutte le altre parti del sistema, e con ciascuna di esse.

Leopardi, in questo spezzone, paragona la scientificità della natura (privata del “bello”) ad una macchina complessa. Se si studiano le proprietà di una macchina, disassemblata e non presa nella sua interezza, si ottengono delle proprietà falsate poiché la macchina non è più quella; allo stesso modo, poiché la scienza della natura è una scienza di rapporti, se la si studia privandola del “bello” (che per l’autore consiste nel vado e indefinito) si finirà per ottenere degli effetti fasulli.

Sitografia: #1

Industria e automatizzazione - Utopia (#19)

Il 2017 viene identificato con la parola "Industria 4.0" poiché coincide con l'introduzione dell'intelligenza artificiale nei processi produttivi. L'evento rappresenta un cambiamento epocale paragonabile ad una rivoluzione industriale che colpisce la società nei vari aspetti. Tuttavia, la grande innovazione di cui si parla esiste da quando esiste il capitalismo, dove la produzione si è dotata di macchine per compiere compiti che prima venivano svolti dall'essere umano. Prima si parlava di macchine a vapore, oggi si tratta di robot e di intelligenza artificiale. Quindi nessuna novità, semplicemente l'aggiunta di una nuova tappa tecnologica che vede l'utilizzo di software di autoapprendimento che svolgono i lavori "intellettuali".
Grazie allo sviluppo tecnologico ciò che si credeva un'utopia sta prendendo piede in differenti paesi del globo: in Giappone una compagnia assicurativa ha rimpiazzato 30 impiegati con un'intelligenza artificiale; nel Regno unito stanno già testando un software che leggendo analisi del sangue e rilevando i battiti cardiaci è in grado di diagnosticare problemi e salvare il paziente nell’80% dei casi (le stime basate su questo studio sostengono che un medico riesca nel 60% dei casi).
Se da una parte l'utopia che vede protagonista le macchine nell'ambito del lavoro e della produzione ha molti riscontri positivi, dall'altra si concretizza la reale possibilità di eliminare il salario del lavoratore e il lavoratore stesso: l'automazione è una risorsa che sì, libera tempo, ma genera la cosiddetta disoccupazione tecnologica.

domenica 24 maggio 2020

Carl Marx - rapporto uomo-macchina (#18)

Karl Heinrich Marx è stato un filosofo, economista, storico, sociologo, politologo, giornalista e politico tedesco.
La necessità di analizzare il modo di produzione capitalistico scaturisce, nel 1867, ne Il Capitale.
Nel 13º capitolo del Capitale Marx introduce l'inserimento delle macchine nel mondo dell'industria e degli effetti che quest'ultime hanno avuto sulla produzione e sul mercato del lavoro.
Il mezzo di lavoro nel processo produttivo del capitale percorre diverse metamorfosi che vedono come ultimo step l'inserimento di un sistema automatico di macchine messe in moto da una forza motrice. Nella macchina il mezzo di lavoro è trasformato in una realtà adeguata al capitale fisso.
La macchina non ha il ruolo di mediare l'attività dell'operaio riguardo all'oggetto stesso, ma è l'attività dell'operaio a mediare tra la macchina e il prodotto. È l'attività dell'operaio ad essere limitata e regolata dal moto del macchinario.
Lo scopo dell'inserimento della macchina quindi, è quello di aumentare l'intensità del lavoro e della produzione per poter soddisfare le domande del mercato. Più la macchina vale più il costo del prodotto è alto, tuttavia essa costa molto meno di un operaio.

Segue un interessante video del professore di filosofia Matteo Saudino.

Sitografia: #1 #2

sabato 16 maggio 2020

Abecedario inerente al termine "macchina" (#17)

Automobile
Benessere
Carburante
Dinamica
Energia
Forza
Genio
Handicap
Ingegno
Lavoro
Meccanica
Nucleare
Obsoleto
Potenza
Quantistica
Rapidità
Sviluppo
Turing
Utile
Vantaggio
Zoom

mercoledì 13 maggio 2020

"Bomba kryptologiczna" - Alan Turing come protagonista (#16)

Uno dei testimonial per eccellenza legato al concetto di Macchina è Alan Turing, che mise le sue capacità matematiche a disposizione del Department of Communication del Regno Unito per decifrare i codici usati nelle comunicazioni tedesche, criptate tramite il cosiddetto sistema Enigma da Arthur Scherbius.
Alan Mathison Turing (Londra, 23 giugno 1912 – Manchester, 7 giugno 1954) è stato un matematico, logico, crittografo e filosofo britannico, considerato uno dei padri dell'informatica e uno dei più grandi matematici del XX secolo. Il suo lavoro ebbe vasta influenza sulla nascita della disciplina dell'informatica, grazie alla sua formalizzazione dei concetti di algoritmo e calcolo mediante l'omonima macchina, che a sua volta costituì un significativo passo avanti nell'evoluzione verso il moderno computer. (LINK)
Con l'entrata in guerra del Regno Unito, Turing fu arruolato nel gruppo di crittografi stabilitosi a Bletchley Park e con i suoi compagni lavorò per tutta la guerra alla decrittazione, sviluppando ricerche già svolte dall'Ufficio Cifra polacco con la macchina “Bomba” (originariamente in polacco bomba kryptologiczna), progettata in Polonia da Marian Rejewski nel 1932 e ultimata nel 1938. Basandosi su tali esperienze, Turing realizzò una nuova versione, molto più efficace, della bomba di Rejewski. Nel 1942 il matematico di Bletchley Park, Max Newman, progettò una macchina chiamata Colossus (lontana antesignana dei computer) che decifrava in modo veloce ed efficiente i codici tedeschi. (modificato da LINK)
Per questo contributo è solitamente considerato il padre della scienza informatica e dell'intelligenza artificiale e anche uno dei più brillanti crittoanalisti.
Nel 1952 Alan Turing fu arrestato per omosessualità e portato in tribunale, dove a sua difesa disse semplicemente che «non scorgeva niente di male nelle sue azioni». Condannato, fu costretto alla castrazione chimica.
L'8 giugno 1954 venne trovato morto nel suo letto. Il medico legale stabilì che la morte era avvenuta il giorno prima. Un esame post mortem stabilì la causa del decesso nell'avvelenamento da cianuro di potassio. Tutt’oggi le reali cause di morte sono ignote; vi sono numerose ipotesi, tra le quali vi è quella del suicidio avvenuta per mezzo della mela.
A 55 anni dal suicidio di Alan Turing, spiegabile con le torture a lui riservate, il 10 settembre 2009 vi fu una dichiarazione di scuse ufficiali da parte del governo del Regno Unito, formulata dal primo ministro Gordon Brown. Brown riconobbe che Turing fu oggetto di un trattamento omofobico e a dicembre 2013 ottenne dalla regina Elisabetta II la grazia postuma.
Il suo volto comparirà nella banconota da £50, come annunciato dalla Banca Centrale d’Inghilterra.
Un film sulla sua storia è stato girato nel 2014, già discusso nello STEP #14

Sitografia: #1 #2 #3 #4 #5

martedì 12 maggio 2020

Macchina in "Rapporto sui limiti dello sviluppo" (#15)


Il Rapporto sui limiti dello sviluppo (titolo originale The Limits to Growth), commissionato al MIT dal Club di Roma, fu pubblicato nel 1972 da Donella H. Meadows, Dennis L. Meadows, Jørgen Randers e William W. Behrens III. Il rapporto conteneva una predizione della tendenza mondiale futura per popolazione, cibo, produzione, inquinamento e risorse naturali, concludendo che la crescita infinita in un pianeta dalle risorse finite non è possibile, prevedendo inoltre il collasso della società entro il XXI secolo.

Il modello matematico usato per il calcolo, denominato World3, presenta 3 punti leva (riportati da Futurimagazine):

  • La crescita economica è correlata all’attività industriale con una curva crescente e l’attività industriale al consumo di materie prime. In pratica, per fare più soldi si deve scavare di più.
  • La crescita economica è correlata alla fertilità tramite una curva bizzarra che dice essenzialmente questo: i poveri tendono a fare molti figli (faccio molti figli perché pochi sopravvivranno), l’aumento della ricchezza porta il tasso di fertilità a stabilizzarsi attorno ai due figli per coppia (faccio i figli che mi posso permettere) salvo crescere ancora all’aumentare della ricchezza oltre un certo limite (faccio più figli perché sono ricco e mi posso permettere di averne tanti).
  • La produzione industriale è direttamente correlata all’inquinamento e al tasso di mortalità. Altrimenti detto, producendo oltremisura si finisce a morire di inquinamento.

Ovviamente, trattando temi come crescita economica e produzione industriale, il termine chiave “macchina” non può che esser presente. Dopo aver ricercato la versione integrale del libro in lingua originale, ho trovato un interessante paragrafo a pagina 95-96.

Ogni anno la popolazione è incrementata dal numero totale di nascite e diminuita dal numero totale delle morti avvenute durante lo stesso anno. […] Finché le nascite superano le morti, la popolazione cresce; allo stesso modo, una certa quantità di capitale industriale, che opera con efficienza costante, sarà in grado di produrre una quantità di output ogni anno. Parte di essa scaturirà in più fattorie, più macchinari etc, i quali sono in vestimenti per incrementale le scorte di merci.

I macchinari sono quindi un investimento, a breve o lungo termine, in grado di aumentare la produzione di merce; tuttavia, se le merci scartate superano quelle prodotte, si va in crisi di sovrapproduzione che causa un arresto, o una diminuzione, della crescita del capitale.

 


Leggi il libro in versione integrale, in lingua originale: LINK_1 e LINK_2

Nota: Dal 6 giugno 2013 il libro in lingua inglese è disponibile sotto licenza Creative Commons Attribuzione Noncommerciale.

Sitografia: #1 #2

 


mercoledì 6 maggio 2020

Furto di maccchinari ospedalieri - cronaca (#14)

Milano,7 novembre 2019
Scoperto un furto da oltre 10 mila euro presso l’ospedale San Carlo; 10 macchine per la dialisi, consegnate la notte prima, sono state rubate. Sono macchine piuttosto ingombranti, motivo per il quale i ladri sono entrati nel perimetro dell’ospedale con un furgone per trasportare il tutto; è facile ipotizzare si tratti di un furto su commissione ai danni dello Stato.
Ulteriori informazioni presso l’articolo de ilgiorno. 

Ingegneria Meccanica - Macchina nelle discipline ingegneristiche (#13)

Non è poi troppo difficile pensare come compaia il termine “macchina” nell’ambito ingegneristico; alcuni di voi lettori sono probabilmente studenti del medesimo corso, e altri sono semplicemente curiosi di saperne qualcosa di più. Cos’è l’Ingegneria Meccanica?
Partiamo dalla definizione riportata da Wikipedia: L'ingegneria meccanica è un ramo dell'ingegneria che applica principi di fisica, di scienza dei materiali e di altre discipline inerenti alla progettazione di componenti e sistemi meccanici. Si tratta di una delle discipline ingegneristiche più antiche e più ampie. Lo studio dell'ingegneria meccanica si è affermato in Europa a partire dalla Rivoluzione industriale del XVIII secolo, sebbene alcuni suoi aspetti fossero già noti dai tempi dell'Antica Grecia.
Non è difficile quindi comprendere che l’Ingegneria Meccanica è un campo talmente ampio quanto fondamentale per la società moderna; senza di essa, per esempio, non vi sarebbe alcun mezzo di trasporto e le distanze sarebbero irraggiungibili.
Segue un link per chi fosse interessato ulteriormente al campo dell'Ing. Meccanica presso il Politecnico di Torino (vedere bibliografia #2)

Sitografia: #1 #2

Sintesi finale (#24)

Il percorso di ricerca sugli usi e connotazioni del termine “Macchina” è stato tanto ampio quanto interessante. Il tutto ha avuto inizio d...