domenica 24 maggio 2020

Carl Marx - rapporto uomo-macchina (#18)

Karl Heinrich Marx è stato un filosofo, economista, storico, sociologo, politologo, giornalista e politico tedesco.
La necessità di analizzare il modo di produzione capitalistico scaturisce, nel 1867, ne Il Capitale.
Nel 13º capitolo del Capitale Marx introduce l'inserimento delle macchine nel mondo dell'industria e degli effetti che quest'ultime hanno avuto sulla produzione e sul mercato del lavoro.
Il mezzo di lavoro nel processo produttivo del capitale percorre diverse metamorfosi che vedono come ultimo step l'inserimento di un sistema automatico di macchine messe in moto da una forza motrice. Nella macchina il mezzo di lavoro è trasformato in una realtà adeguata al capitale fisso.
La macchina non ha il ruolo di mediare l'attività dell'operaio riguardo all'oggetto stesso, ma è l'attività dell'operaio a mediare tra la macchina e il prodotto. È l'attività dell'operaio ad essere limitata e regolata dal moto del macchinario.
Lo scopo dell'inserimento della macchina quindi, è quello di aumentare l'intensità del lavoro e della produzione per poter soddisfare le domande del mercato. Più la macchina vale più il costo del prodotto è alto, tuttavia essa costa molto meno di un operaio.

Segue un interessante video del professore di filosofia Matteo Saudino.

Sitografia: #1 #2

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